Perdersi nel labirinto delle norme, per poi ritrovarsi attorno al tavolo a condividere gli impegni quotidiani in compagnia dei colleghi…

Questa un po’ la sintesi della magnifica giornata appena trascorsa presso la sede del Labirinto della Masone, a pochi chilometri da Parma, dove grazie alle “entrature” dell’Ing. A. Spadini assieme alla ineccepibile organizzazione di A.I.MAN., si sono tenuti gli A.I.MAN. Lab Days. Noi abbiamo scelto il tema “food&beverage”.

L’ambiente esclusivo, reso ancora più affascinante dalla leggera pioggia che stemperava i colori e rendeva magico il bosco di bambù, si dipanava ai nostri occhi, offrendo scorci e sorprese continue, capaci di stupire anche noi adulti svezzati.

Nel magnifico loggiato erano stati allestiti piccoli spazi espositivi, da cui trasmettere messaggi promozionali, non invasivi. Del resto, il target della giornata non era improntato al business in senso stretto, ma alla condivisione di idee, per stimolare iniziative volte a raggiungere le B.A.T., o Best Available Techniques – non tra concorrenti, quindi, ma tra colleghi impegnati a sostenere sfide quotidiane non trascurabili.

Dopo i saluti di rito da parte C. Son e M. Marangoni, con inizio lavori in perfetto orario, l’intervento di S. Salvetti per un veloce aggiornamento sul prossimo Euromaintenance 2026 a Goteborg (Svezia). Ponendo l’uomo come l’unica vera risorsa, al centro del processo industriale; la sua Sicurezza un target ineludibile. A seguire una panoramica delle sfide più attuali, nella “Fabbrica moderna” illustrate da A. Spadini, che dall’interno di Barilla ha potuto vivere molteplici ruoli, con un crescendo di impegni, rendendolo oggi uno dei personaggi più competenti nel settore dell’Ingegneria di Manutenzione, ma con una cultura della supply chain ben radicata.

A seguire il brillante eloquio del Prof. Manzini di UNIBO, che ha esplorato innumerevoli temi sull’attualità delle strategie in essere per poter essere sempre competitivi nell’industria alimentare. Per chi li sa cercare ed organizzare, “i numeri esistono”! Con le molteplici criticità del processo, in cui il tanto osannato “MTBF” non porta i frutti sperati!

Si sono poi succeduti, in due turni, gli otto relatori, al tempo stesso tra i principali sponsor dell’evento, per illustrare il percorso intrapreso dalle rispettive aziende per ottenere i traguardi ed i consensi condivisi con molti degli interlocutori presenti in sala. Dopo le presentazioni ed un vivace dibattito moderato da Manzini, c’è stato il pranzo offerto da Schaeffler, sotto lo splendido colonnato, mentre faceva capolino un timido sole… Senza fretta, abbiamo avuto il tempo per visitare anche il Museo, in un susseguirsi di pezzi unici raccolti da Franco Maria Ricci, con certosina ed eclettica pazienza, mentre qualcuno tra i più curiosi si è avventurato nei meandri del Labirinto.

Al pomeriggio, all’interno di una sala dedicata, gli ospiti (provenienti dalle aziende coinvolte a livello di “end user”) sono stati associati a dei tavoli di lavoro con sette temi in discussione: Sicurezza, Efficienza, Nuovi Servizi, Nuove Tecnologie, Nuovi Obiettivi della Manutenzione, Sostenibilità, Resilienza. Ciascun tema moderato da uno dei relatori/sponsor tra quelli che al mattino hanno fatto la presentazione, interagendo in maniera brillante e fornendo delle sintesi che saranno poi oggetto di un elaborato sullo “stato dell’arte” a cura di A.I.MAN..

Al momento dei saluti ho avuto la sensazione che avessimo partecipato alla nascita di una vera community di manutentori, coinvolti e partecipi. Teniamo vivo il ricordo di questo evento speciale.


– G. Adriani – Mecoil Diagnosi Meccaniche Srl

A.I.MAN. Lab Days 2025