15 Novembre 2016- All’interno del Learning Center nell’area Nuovo Pignone/GE si è svolto il XXVI Congresso Nazionale AIMAN lo scorso 15 Novembre incentrato sul tema dell’Industria 4.0 legata ai temi della manutenzione.
Il tema è assai attuale e tocca molti aspetti industriali, dalle infrastrutture immobiliari a quello dell’uso di tecniche avanzate come quelle delle nanotecnologie e IoT.
La platea numerosa e piuttosto eterogenea all’interno delle aree tecnologiche si è distinta per l’attenzione alle varie tematiche. Molti specialisti si sono alternati sul podio per presentare le innovazioni che interesseranno sempre più il mondo industriale e soprattutto legate alla manutenzione delle macchine.
Il tema si presta di per sé ad una ampia trattazione, introdotta da G. Adriani con un esempio portato dal passato: la macchina di Antikythera. Rinvenuto nel Mar Egeo ai primi del novecento in un relitto risalente alla Grecia classica, il meccanismo ci ricorda quanto può essere inutile una tecnica di orologeria, seppur molto raffinata se non condivisa ed integrata con il resto della realtà circostante.
A seguito dell’apertura dei lavori, il presidente M. Messeri porta il saluto del Nuovo Pignone/GE alla platea a cui segue l’intervento S. Albanese come nuovo presidente di AIMAN e moderatore dell’intera giornata. Si auspica sempre più una maggiore comunicazione tra diversi settori di una industria, per un precoce intervento “just in time” di manutenzione proattiva nel comparto industriale. Il tutto per poter dare un reale significato economico alle procedure di manutenzione, “né troppa, né troppo poca”.
Le opportunità offerte dalla filosofia insita in una Industria 4.0 sono tante e lo ricorda F. Beltram, Scuola Normale di Pisa, con un intervento assai affascinante sulle potenzialità delle nanotecnologie ed il loro uso congiunto alla gestione dei “big data”, realtà sempre più tangibile nel comparto manifatturiero. A ciò si associa la presentazione di F. Santini, presidente emerito AIMAN, rispetto alla sostenibilità legata alle IoT (Internet of Things). I sistemi integrati saranno sempre più presenti nella organizzazione della manutenzione di macchine strategiche, per prevenire il guasto con ricadute (ambientali, di sicurezza, economiche) per la produzione.
Dopo un breve pausa, utile per alcuni scambi di opinioni tra i presenti, la mattinata continua con A. Di Ruscio, A.D. Net Consulting3, e la sua presentazione di un interessante Web Survey del mondo industriale nazionale: quale è il livello qualitativo in termini di manutenzione raggiunta dall’industria italiana? L’indagine mette in evidenza il variegato mondo industriale italiano, con le specifiche strategie manutentive e di quanto possa essere preparato alle innovazioni dell’Industria 4.0. Anche il comparto dell’industria edile necessita di una svolta nella manutenzione. Lo ha sottolineato con vari esempi della realtà milanese P.Tronconi, professore ordinario PoliMi; ci racconta come la manutenzione sia stata protagonista insieme all’impiego di nuovi materiali e tecniche impiantistiche nella valorizzazione di edifici nel centro di una delle maggiori città italiane.
Non deve essere trascurato il lato normativo che si deve aggiornare rispetto ad innovazioni sempre più dirompenti. Ne ha parlato B. Legittimo riportando il pensiero al riguardo del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.
A completare la mattinata l’intervento di Eni I.C.T. Managers tramite G. Setti e V. Trabattoni nella individuazione dei ruoli dell’ingegnere e del tecnico dedicati alla manutenzione. Quali sono i compiti di tali figure e quali strumenti possono essere utilizzati perché il loro lavoro sia più efficace? L’importanza di sistemi integrati è già stata introdotta in questa presentazione, propedeutica ai temi che saranno discussi ampiamente nella seconda parte della giornata.
I lavori riprendono, dopo un ricco buffet utile alle conoscenze tra i presenti al convegno, con il saluto di M.G. Marzoni, della agenzia Nazionale della Sicurezza nelle Ferrovie. La sicurezza non è solo utile all’interno dei luogo di lavori ma deve essere garantita anche nelle grosse infrastrutture come il servizio ferroviario e questo è possibile solo attraverso l’utilizzo di sistemi integrati. Si associa a questo anche il saluto di M. Macchi, professore associato PoliMi e da poco nominato direttore della rivista Manutenzione Tecnica & Management, il quale ribadisce l’importanza della condivisione e della divulgazione tra i vari comparti industriali, da quello edile a quello manifatturiero. Al giorno d’oggi questo può essere fatto in maniera snella e veloce tramite l’utilizzo del web per meglio agevolare la comunicazione di informazioni strategiche.
Gli interventi a seguire hanno come focus la presentazione di soluzioni individuate da alcune aziende che hanno intrapreso il cammino verso l’integrazione di sistemi di gestione nella prospettiva sempre più reale di una manutenzione “intelligente”. M. Masi di Cisco prospetta una rete sempre più integrata mediante l’uso di “cloud” e “fog computing” per soluzioni sempre più celeri, perché automatizzate al guasto. Così come G. Pavirani di RFI e M. La Porta di Engineering hanno proposto un caso concreto di gestione delle risorse nel campo ferroviario. Viene approfondito il tema “IoT” dall’esperienza di R. Siagri, Eurotech SPA, con l’uso di sensori on-line e sistemi “open source”.
La prima parte del pomeriggio si conclude con la condivisione delle esperienze di monitoraggio di parametri on-line di turbomacchine, proposto da F. Miniello di Bentley Nevada, sempre più interconnesse con un sistema basato sul “cloud”.
Dopo una breve pausa, gli ultimi interventi in presenza di una platea interessata ed alquanto numerosa. Tra questi G. Palopoli, del gruppo F.lli Barilla, che affronta l’argomento della manutenzione di questo gruppo alimentare, tramite nuovi sistemi di asset management nel contesto di una azienda italiana che oramai spazia a livello mondiale. Non tutte le realtà produttive possono essere gestite in maniera automatizzata, ma sono già molti i processi in cui la “rivoluzione 4.0” sta avanzando. Infine M. Esposito di Simav, propone uno sguardo alla sicurezza del personale deputato alle procedure di manutenzione, legato a nuovi sistemi di comunicazione come tablet e sensori “wearable” integrati in DPI e indumenti di lavoro.
La ricca giornata si conclude con un saluto alla platea da parte di Adriani che richiama sul podio Franco Santini e Saverio Albanese, nuovo presidente AIMAN con l’auspicio di una nuova fertile stagione per l’Associazione anche alla luce degli stimolanti temi affrontati nella giornata di Congresso.

A cura di I. Marsili Libelli / Ufficio stampa Mecoil

L’industria 4.0 – tema al centro del XXVI Congresso Nazionale AIMAN