Da molti decenni, Mecoil porta avanti le indagini sul particolato metallico presente in un fluido lubrificante, secondo parametri standard, quanto più oggettivi possibile.
La tecnica “SOAP” legata principalmente alla Spettrometria è una delle basi per poter formulare corrette strategie di Manutenzione Predittiva, o “Prognostica”. Quando ci si imbatte in anomalie gravi (legate ad usura a fatica, con formazione di corpuscoli metallici superiori ai 15 µm) l’attuale tecnologia diagnostica è scarsa di strumenti e ricorre abitualmente alla Ferrografia descrittiva o all’analisi microscopica del particolato su membrana: tecniche complesse, lunghe e difficilmente “quantificabili”.

Ad integrare tale processo di indagine, ed in molti casi per sostituirlo integralmente, con dati numerici quantitativi ben ripetibili, è stata messa a punto una innovativa tecnologia di quantificazione del particolato magnetico, rispondente al metodo internazionale ASTM D8210 (“Ferrous Debris Quantification”).

Vi presentiamo un articolo che illustra l’utilità di questa nuova tipologia di analisi, nella rilevazione di particolato ferroso anche di grandi dimensioni all’interno di cariche olio in esercizio. Sotto i riflettori, gli oli che lubrificano meccanismi come ingranaggi, trasmissioni, cambi e differenziali.

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Una nuova bussola per le diagnosi di usura